FORTE DEI MARMI. “È prassi per tutti i cimiteri di ogni comune della Repubblica italiana, che i rifiuti cimiteriali provenienti da esumazioni ed estumulazioni, classificati  come rifiuti urbani ai sensi del Decreto legislativo 152 /2006 articolo 184 lettera F, vengano stoccati davanti all’ingresso del cimitero in appositi sacchi pretrattati con speciali sostanze e a calendari prefissati con la società ERSU di Pietrasanta, con la quale il comune  ha sottoscritto una  convenzione, prelevati da un mezzo apposito in fasce orarie prestabilite per essere trasportati all’inceneritore”.

Il funzionario responsabile del servizio cimiteriale Daniela Mazzucchelli spiega le modalità di smaltimento di questo delicato materiale, che risponde ad una severa procedura. “Il custode, unitamente al personale della cooperativa presente quotidianamente nel nostro cimitero, fra le sette e le otto del mattino del giorno stabilito, posiziona i sacchi all’esterno,  laddove vengono  poi ritirati, perché il camion che provvede al ritiro,  sempre in orario di primo mattino,  non può entrare all’interno per motivi di stazza.

Quindi, nessuno scandalo, come vorrebbe far credere il signor Franceschi, ma normale rispetto di una  procedura consolidata per questo genere di servizio. Per  dare ulteriore informazione ai non addetti ai lavori-  prosegue ancora Mazzucchelli- l’ufficio cimiteriale precisa che, a seguito della riesumazione di  salme dalla terra,il materiale di risulta viene sanato e catalogato in appositi sacchi (quelli visti e criticati da Franceschi) e stoccato, in attesa del ritiro, in un deposito interno al cimitero. Viene posizionato all’esterno solo poco prima del ritiro fissato.  Per quanto riguarda lo zinco presente nelle casse estumulate, viene trattato con appositi procedimenti e quindi smaltito separatamente. Questo per far capire la corretta gestione delle operazioni cimiteriali”.

(Visitato 189 volte, 1 visite oggi)

Nuove offerte sanitarie per le farmacie comunali

Confronto sulla Tares fra il comune e le categorie economiche